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Dal 1987

Un po' di storia

Sanremino 

Il Sanremino è una delle manifestazioni musicali più longeve e amate del territorio lecchese. Nato nel giugno del 1987 da un’idea di Antonio Galli, proprio negli anni in cui i giornali nazionali cominciavano a pubblicare testi e spartiti delle canzoni di Sanremo. Con il supporto di alcuni giovani dell’oratorio di Maggianico, la gara si svolgeva inizialmente in occasione della Festa dell’Oratorio. 
 

Nato come un’iniziativa goliardica e leggera, che coinvolgeva con entusiasmo gli abitanti di Maggianico anche solo per il gusto di divertirsi insieme, questo piccolo festival ha saputo crescere nel tempo, mantenendo intatto quello spirito iniziale. Oggi è diventato un appuntamento atteso, capace di attirare decine di cantanti provenienti non solo da Lecco ma anche dalle province vicine. 

 

Oggi il Sanremino si inserisce nel programma della Festa Rionale di Maggianico, nata in ricordo del voto a San Rocco fatto dalla popolazione nel 1836, durante l’epidemia di colera. La serata finale della Festa, dedicata proprio al Sanremino, raccoglie ogni anno tantissimi affezionati spettatori di tutte le età. Il Sanremino, proprio come l’intera Festa Rionale, rappresenta un punto di riferimento, unendo musica, tradizione e partecipazione comunitaria. 

Edizioni del 1998 (sotto) e 1999 (sopra)

Un palco aperto a tutti 

Il Sanremino è una gara canora aperta a tutti, senza limiti di età e con iscrizione gratuita. Il regolamento, ispirato a quello del Festival di Sanremo, prevede l’esecuzione esclusiva di brani in lingua italiana, interpretati da cantanti solisti o in gruppo. 

 

Ogni anno, il numero di iscritti supera di gran lunga quello dei posti disponibili per la serata finale: per questo motivo, vengono organizzate delle selezioni, curate da una commissione composta da ex vincitori del Sanremino. Questi “storici” del Festival hanno il compito di individuare i talenti più meritevoli da portare sul palco di settembre. 

 

Negli anni sono state sperimentate diverse formule (gara a coppie, serata dedicata alle band, gara pomeridiana per i bambini, competizione per cori), riscuotendo sempre molto successo.

Una serata in musica

Quella del Sanremino è una serata di musica, spettacolo e partecipazione, ospitata all’Oratorio di Maggianico 

 

A valutare le esibizioni è una giuria tecnica, composta da maestri di canto, direttori d’orchestra e musicisti professionisti, apprezzati sia sul territorio lecchese che a livello più ampio. La loro esperienza garantisce una valutazione attenta e competente, e decreta il vincitore assoluto della competizione. 

 

Accanto a quello della giuria tecnica, da alcuni anni è stato introdotto anche il voto popolare, che consente agli spettatori in presenza e da remoto di esprimere la propria preferenza tramite i canali social ufficiali. Il pubblico diventa così parte attiva della serata, assegnando il Premio Popolare al cantante più votato. 

 

Da molti anni, la serata finale viene trasmessa in diretta radiofonica da Radio Leccocittà Continental, emittente ufficiale della manifestazione.

Tradizione, spettacolo e comunità 

Il Sanremino si distingue non solo per la qualità musicale, ma anche per la sua atmosfera conviviale e coinvolgente. Ogni anno l’organizzazione individua un tema che caratterizza la serata e gli intermezzi di gioco che coinvolgono il pubblico. 

 

La preparazione del Sanremino inizia già nei primi mesi dell’anno e coinvolge un gruppo affiatato di volontari, impegnati nella comunicazione con la stampa e tramite i social, nell’organizzazione delle selezioni, nell’assistenza tecnica ai cantanti, nella definizione della scaletta e nella conduzione della serata finale. 

Un ricordo speciale

Un particolare ricordo e ringraziamento va a chi tanto ha dato per il Sanremino e che purtroppo da qualche anno non è più con noi, continuando però a vivere nel ricordo della comunità e nello spirito stesso della manifestazione. 

 

In primo luogo, Maurilio Viganò, storico presentatore di numerose edizioni del festival, con cui abbiamo celebrato anche il trentennale del Sanremino. La sua voce e il suo stile inconfondibile restano vivi nel cuore di chi lo ha visto sul palco, anno dopo anno. 

 

Un ricordo va anche a Alberto Roncoroni, appassionato esperto musicale e fotografo ufficiale del Sanremino, ha saputo raccontare con immagini e competenza l’anima del festival, contribuendo con passione e dedizione alla sua crescita, condividendo le sue conoscenze tecniche e coordinando con passione ogni anno le attività della giuria. 

 

Un altro contributo fondamentale è stato quello del maestro Giuseppe Mazzoleni, per tutti affettuosamente Peppino: musicista, compositore, direttore d’orchestra, pittore, poeta, e figura cardine del panorama culturale lecchese. È stato giurato e Presidente di giuria per molti anni, mettendo la sua sensibilità artistica al servizio della manifestazione. Peppino ha lasciato un segno profondo nella comunità di Maggianico, dando vita a progetti culturali e musicali di grande valore, come il recital “E la luce fu”, il piccolo coro delle bianche e il noto complesso Messaggio 73. 

 

A tutti loro va la nostra gratitudine sincera. Il Sanremino di oggi esiste anche grazie alla loro passione e alla loro visione.

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